
Destination Wedding
- FEUDO
- 24/03/2017
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Questa settimana facciamo una pausa, nel senso che non cerchiamo di rincorrere e scovare l'ultima tendenza in fatto di matrimoni ma, ci prendiamo un po' di tempo per fare una riflessione.
Raccontiamo, nello specifico, quanto è accaduto lo scorso 6 marzo a Palazzo delle Dogane a Foggia, quando, attraverso una conferenza stampa, si è parlato di Destination Wedding.
Proviamo a spiegare cosa significa questa locuzione attraverso i numeri: 7.000 sono le coppie di stranieri che nel 2015 hanno scelto l'Italia come luogo per coronare il proprio sogno d'amore; 54.000 euro è la spesa media imputata ad ogni cerimonia; 330.000 sono gli arrivi nel Belpaese; 1,1 il milione di presenze turistiche.
Su questi dati si sono pronunciati Ines Pesce, esperta dei canali di accesso al destination wedding in Italia; Peppe Zullo, chef orsarese e il tour operator Maddalena Colamussi.
Anche Feudo della Selva è rappresentato attivamente durante la discussione, dal titolare Beppe D'Alessio, forte di una specializzazione nell’organizzazione di matrimoni con sposi ed ospiti stranieri, della partecipazione al B2B di Buy Wedding in Italy, lo scorso ottobre a Bologna e dell'attenzione di una buyer moldava che ha voluto visitare la struttura per un rapporto di partnership.
L'obiettivo dell'incontro è stato quello di sensibilizzare enti locali, istituzioni e territorio; valutando fronti futuri e strategie da attivare.
Ai numeri abbiamo accennato, non abbiamo ancora considerato, invece, l'ulteriore spinta che arriva dal turismo più "puro" che continua a crescere in tutta la Puglia e ancor più nel Gargano e nel territorio della Capitanata.
“Non possiamo lasciare anonimi i prodotti che ci fanno diventare ricchi. La natura primaria di un prodotto è emozionale, ed anche la comunicazione di oggi è solamente emozionale. Immagini ed effetti sono gli elementi che colpiscono maggiormente – ha illustrato il nostro Beppe D’Alessio – Il bianco della calce dei nostri caseggiati, il verde della natura e il blu del nostro mare sono i colori del relax. Ecco che così comunicare emozioni diventa cosa semplice. Bisogna creare una rete per far capire che la battaglia non è impossibile. Abbiamo un territorio che si esprime da solo, dobbiamo solo imparare a comunicarlo”.
Viviamo in una terra meravigliosa, unica per il suo mare, i paesaggi di montagna, la qualità del cibo e delle materie prime; non possiamo fare l'abitudine a tutto ciò che gli altri Paesi ci invidiano, non possiamo rinunciare a crescere.