Non è più necessario

"Se avessi rispettato tutte le regole, non sarei arrivata da nessuna parte".

Questo ce lo insegna Marilyn Monroe.

Le tradizioni legate al matrimonio sono tante, piccole regole da seguire come un prezioso retaggio culturale; ogni Paese ha le sue tradizioni, ogni Paese ha le sue regole.

Ci siamo tutti affezionati al punto tale che, noi stessi in questo spazio di incontro settimanale, ci troviamo spesso a scomodare il Galateo chiamando le sue regole in nostro soccorso.

Oggi no. Oggi facciamo il contrario, depenniamo dalla lista dei diktat matrimoniali tutte quelle cerimonie che non ci piacciono più e che troviamo superate.

Non è più così comune, tanto per cominciare, che a farsi carico delle spese per il ricevimento sia solo la famiglia della sposa. Spesso ci si divide le spese, sia per questo tipo di impegno che per quello che, in teoria, spetterebbe allo sposo, l'aquisto della casa.

I testimoni sono con sempre meno frequenza due per lo sposo e due per la sposa; potete scegliere di avere accanto anche un numero con equivalente, non simmetrico di testimoni e non è necessario neanche che siano due a testa.

La prossima è una cosa che, forse, davvero in pochi sanno. Se avete optato per il rito civile, non è indispensabile che a sposarvi sia una figura istituzionale. Previa autorizzazione del comune, potete scegliere di far officiare il rito ad un amico piuttosto che un parente o chi preferite.

Superata è anche la classica lista nozze composta fatta di porcellane e set di tazzine. Senza nulla togliere a questo tipo di scelta, oggi, gli sposi sono più liberi e inseriscono, un esempio su tutti, anche il viaggio di nozze tra i regali.

Gli invitati non mandano più via gli sposi al termine dei festeggiamenti; ci si gode insieme la giornata, tutti, fino a quando lo si desidera.

Quanto vi piacciono queste novità?